Apparecchiare la tavola secondo il galateo

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La tavola: uno dei principali piaceri di tutti i tempi. A tavola si mangia, si conversa, ci si distende, si simpatizza e si familiarizza, si conquista, si discutono gli affari, si prendono delle decisioni. E i vari preparativi, la disposizione della tavola, i colori, la musica, i profumi, l'accoglienza di eventuali padroni di casa sono elementi necessari affinché si crei la giusta atmosfera.

Sono stati spesi fiumi di parole sul galateo e la tavola, altre se ne dicono e se ne scrivono a tutt’oggi. Cosa dobbiamo in realtà sapere?

Stare a tavola è un atto quotidiano (ci sono infatti ben tre pasti principali), ma sono da tenere presente anche altri momenti in cui si condivide il cibo, per esempio i pranzi in piedi, il té delle cinque, i buffet, i rinfreschi, ecc. Ecco allora che l’apparecchiare la tavola diventa un rito in cui ordine, pulizia, fantasia, armonia sono assolutamente rilevanti.

Troppo spesso in queste situazioni manca il giusto decoro della tavola, per mancanza di tempo, di voglia, perché non si ha voglia di spendere, perché non si hanno ospiti 'particolari'… Eppure è bello trovare il modo di allestire la tavola con allegria e stile anche utilizzando piatti, bicchieri e tovaglioli di plastica o carta, non solo nelle occasioni speciali ma ogni giorno, per rendere più piacevole il momento dell'incontro culinario. Basta saper scegliere con gusto!

Per esempio, come si apparecchia la tavola?
• La tovaglia, meglio se in tinta unita e di lino o cotone, deve essere ben stirata e la sua lunghezza, dal bordo del tavolo, non dovrebbe superare i trenta centimetri, per evitare che si impigli nelle ginocchia, con conseguenze presumibili e inevitabili. E' ammesso comunque usare due tovaglie sovrapposte, la più pesante delle quali andrà posta al di sotto e potrà arrivare fino a terra.

• Le posate vanno posizionate con il seguente ordine: a sinistra del piatto la forchetta o le forchette (mai, comunque, in numero superiore a tre); a destra il coltello con la lama rivolta verso l’interno e infine il cucchiaio. Davanti al piatto, in senso orizzontale, le posate da dessert: il coltellino, con il manico verso destra, e la forchettina, con il manico verso sinistra.

• Il tovagliolo viene messo a sinistra del piatto (ma si può anche adagiarlo sopra); é consigliabile non piegarlo in modo eccessivamente complicato. Rappresenta un po' l'inizio e la fine del pasto, pertanto sarà la padrona di casa a spiegarlo per prima appoggiandolo sulle ginocchia, piegato in due parti, e così faranno tutti i commensali. Al termine del pasto sarà posto di nuovo alla sinistra del piatto senza ripiegarlo. Non sta bene portare il tovagliolo al collo o usarlo per altri scopi rispetto a quello di pulirsi la bocca.

• I sottopiatti non sono obbligatori, ma danno un tocco di eleganza e raffinatezza, oltre a proteggere il tavolo dal calore delle pietanze. Non vanno mai tolti o sostituiti nel corso del pranzo.

• I piatti devono essere in numero sufficiente per tutti gli invitati (e ovviamente fare parte dello stesso servizio), puliti e in buono stato. Se l'occasione è formale si userà il servizio classico, solitamente di porcellana bianca; per incontri meno formali è possibile utilizzare servizi colorati, più semplici e moderni, ma sempre in sintonia con il resto della tavola.

• I bicchieri devono essere sistemati davanti al piatto, in scala decrescente e leggermente spostati sulla destra. Particolare attenzione deve essere data al bicchiere del vino. Oggi è di moda, retaggio di secoli passati, mettere in tavola bicchieri con stili e colori diversi, a seconda del commensale. Bisogna fare attenzione all’accostamento, in modo da non creare un effetto disordinato e sgradevole all’occhio. Il vino va servito in bicchieri a calice; l’acqua deve essere lasciata nella bottiglia originale se gasata, mentre va versata in una caraffa di vetro se naturale. Le coppe di champagne e i bicchieri per il dopo pasto non vanno mai messi in tavola, ma posti in disparte.

• Il piattino per il pane va posto sopra le posate di sinistra.

• Eventuali segnaposti vanno posizionati dietro le posate del dessert e possono essere regalati agli ospiti prima del congedo.

• Un centrotavola, di frutta o di fiori, purché inodore, non dovrebbe mai mancare; l’importante è che non dia fastidio ai commensali per la sua grandezza e che permetta loro di guardarsi in faccia. Ammesse le candele, ma non devono profumare.

• Portacenere e stuzzicadenti non vanno mai portati in tavola.

• Le sedie vanno posizionate in modo tale da lasciare uno spazio di almeno quaranta centimetri tra una persona e l’altra.

Durante le grandi occasioni si possono utilizzare cristalli, porcellane, argenti, sempre cercando di non cadere nell’eccesso, nell’ostentazione di lusso e sfarzo, per imitare magari una tavola imbandita vista su una rivista.

Di come ci si comporta a tavola, invece, ne parleremo in una prossima "puntata"!

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