Il galateo della didattica a distanza

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Con il diffondersi del Covid, gli studenti sono stati costretti a vivere un nuovo modo di fare scuola. Senza campanelle, compagni, contatti umani. Le lezioni in classe, in presenza, sono state sostituite da lezioni a distanza, da casa. E il dibattito è emerso immediatamente.

Meglio tra i banchi di scuola o in una stanza qualsiasi della casa? È vero che i ragazzi, lontani dalle aule, possono avere un calo di attenzione, efficienza e disciplina? La risposta è sì, ed è per questo motivo che è stato necessario redigere delle regole comportamentali per gli studenti in DAD. A partire dal fatto che la mattina i ragazzi preferiscono accendere il computer con addosso ancora il pigiama o, ancora peggio, mentre stanno poltrendo sotto il piumino. Perché è inutile negarlo: il rischio di sentirsi un po’ in vacanza c’è, in qualsiasi giorno della settimana!

Ecco quindi le regole di galateo richieste durante una video-lezione.

  1. Non abbandonare le buone abitudini quotidiane. Alzarsi, lavarsi, fare colazione e vestirsi è il minimo che si richiede a uno studente prima di collegarsi alle lezioni. No alle interrogazioni in pigiama o al calduccio sotto le coperte!
  2. Preparare il materiale necessario prima dell’inizio della video-lezione. Libri, quaderni, penne e matite non si cercano mentre il professore spiega, ma devono stare a portata di mano.
  3. Essere puntuali. Rispettare le pause e gli orari di lezione, visto che il tragitto dal letto alla scrivania consta di pochi metri, e si presume che non esista alcun intoppo dovuto al traffico o ad altre problematiche urbane.
  4. Tenere la webcam accesa, e non sparire dall’inquadratura. In caso contrario lo studente potrebbe essere considerato assente, indipendentemente dal fatto che abbia qualche linea di febbre o una buona dose di svogliatezza.
  5. Spegnere il microfono, e non solo per evitare una connessione a singhiozzo. I rumori di sottofondo di un’intera classe possono infatti dare fastidio al professore mentre spiega. Ça va sans dire che il silenzio forzato serve per seguire la lezione come in aula, non per ascoltare la musica o, quando interpellati, fare finta che l’audio sia difettoso!
  6. A casa come in aula. Durante le vide-lezioni si deve chiedere il permesso per andare in bagno, non bisogna mangiare e non ci si può scollegare. Chi vuole intervenire durante una spiegazione alza la mano (fisicamente, come in classe) o scrive in chat.
  7. Non diffondere il materiale scolastico a estranei. La tentazione di immortalare il professore con un tic, o che compare in video mostrando solo la sua fronte, c’è. Ma l’alunno è tenuto a non diffondere eventuali video o foto, né tanto meno le credenziali di accesso, per protezione della privacy.
  8. Sebbene i familiari siano invitati a vigilare perché le regole vengano rispettate, non hanno il diritto di assistere alle video-lezioni. E, in teoria, nemmeno a suggerire durante interrogazioni e verifiche.

 

 

 

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