Le regole di galateo in spiaggia

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Appena arrivano le ferie, ecco che il bon ton torna a galla. Praticamente i vacanzieri sembrano improvvisamente riscoprire che la gente non si comporta come si dovrebbe comportare, che il vicino di ombrellone è spesso un cafone, che la sabbia sollevata da un bambino discolo non solo è fastidiosa ma suscita immediati istinti omicidi, che la pennichella è interrotta dal continuo vociare di qualcuno al cellulare. Il caso di Laura Pasini è emblematico. Insomma, darsi delle arie in spiaggia ancora ancora, ma dipingere e dipingersi le unghie è tutt’altro. E così una bagnante schifata dal comportamento della cantante, sua, ahinoi, vicina di sdraio, avrebbe scritto una lettera al giornale dandole della cafona.

Non me ne vogliano le fan della Pausini, ma lo smalto sotto il sole non lo si dovrebbe mettere perché il bon ton lo considera inelegante quanto giocare a pallone, urlare, lasciare la suoneria del cellulare troppo alta, stendere una tovaglia per fare un pic-nic, ascoltare la radio, non raccogliere i rifiuti, spegnere la sigaretta sulla sabbia e lasciare lì i mozziconi.

Una signora pensa prima di agire. Anche distesa sul lettino non lascerà mai che l’attenzione ai dettagli venga meno. Anzi, ecco i consigli del galateo per l’estate del XXI secolo:

- Una volta terminato di leggere il giornale lo si può offrire al vicino di ombrellone. Un bel gesto che può portare a nuove amicizie e soprattutto meno carta da portare a casa.

- I giocattoli si condividono. Insegnare ai bambini a prestare palette, formine e secchiello rende la vacanza più piacevole evitando pianti e fastidiose urla per un nonnulla.

- Considerare la direzione del vento anche senza consultare il meteo, onde evitare che i granelli di sabbia sollevati dall’asciugamano vadano a finire tutti sul gelato del vicino.

- Offrirsi di controllare gli effetti personali di chi vuole andare a rinfrescarsi o a prendere una bibita, nella speranza che la cortesia venga ricambiata.

- Spalmarsi la crema con decenza, evitando posizioni assurde e balletti.

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