Il piccolo mondo dei diavoli

Versione stampabile
Autore: 
V. De Mitri e F. Marchet
Editore: 
Gruppo Editoriale Armenia
Pagine: 
160
Prezzo: 
€ 8.50

Aforismi, citazioni e proverbi sulle creature del male tratti dalla tradizione popolare, dalla letteratura e dalle Scritture

Da che mondo è mondo il male e il bene camminano a braccetto e tutto ciò è dimostrato anche dalla grandissima quantità di riferimenti ai signori delle tenebre, rintracciaibli nella tradizione popolare, nella letteratura e ovviamente nelle Scritture.

Odiato, perseguitato, seguito, detestato, esecrato, aborrito e, ahimé, anche adorato. Il diavolo, il Belzebù dei popoli, il Signore delle Mosche, ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella storia dell'uomo. Non facile a crederci, sembra che esistano più scritti sul diavolo che su Dio. Associato senza dubbio a qualcosa di inumano ed orribile, alle pratiche dell'occulto, ai riti satanici, che cosa sappiamo, effettivamente, sul diavolo?

Conosciamo tutta una serie di sinonimi (Lucifero, Satana, Belzebù, demone, demonio, angelo/spirito del male, tentatore) e lo nominiamo, più di quanto ce ne rendiamo conto, nelle varie imprecazioni quando qualcosa non va per il verso giusto, quando non siamo d'accordo con una persona, oppure citando dei proverbi.

Eppure, il diavolo non è presente solo nel linguaggio quotidiano, ma è parte della tradizione popolare, dell'arte, della letteratura ed anche della religione. Anzi, delle religioni.

La parola diavolo (latino Diabolus, diaboli e greco Diabolos) significa "colui che divide". E' noto anche come Satana, incarnazione e personificazione del male, contrapposto al bene, cioè a Dio.

Nella parte più antica della Bibbia, il Pentateuco, non si parla di diavolo quanto di serpente che tentò Adamo ed Eva, perchè è Dio che origina sia il bene che il male. Per questo la teologia cristiana ritiene che Dio sia e sarà sempre più potente del demonio.

Solo nei Vangeli compaiono dei riferimenti al demonio, un essere potente che Gesù stesso definisce "principe del mondo" (Giovanni 14, 30). Satana rappresenta, da questo momento in avanti, il male, il peccato, la morte. Le Sacre Scritture menzionano tanto il Regno di Dio quanto quello di Satana; diavoli, demoni e Satana sono menzionati addirittura 431 volte, oltre a spiriti impuri e nemici di Dio.

Sembra che il diavolo come concetto abbia fatto la sua comparsa solo con l'evoluzione della società, e quindi quando si sono istituiti dei codici di convivenza. Pare improbabile, infatti, che l'uomo di Neanderthal si ponesse il problema del bene e del male: doveva prima preoccuparsi di sopravvivere!

In letteratura, Satana e Lucifero sono stati ampiamente evocati.
Alcuni esempi ne sono John Milton (1608-1674) con il suo poema epico "Il paradiso perduto", sulla tentazione di Adamo ed Eva da parte di Satana, dove il Maligno suscita perfino un certo fascino per le sue qualità nobili ed eroiche, tanto da diventare un personaggio positivo e ispirare circoli occulti. Anche il poeta inglese George Byron (1788-1824) ebbe a cuore gli aspetti oscuri, demoniaci della vita. Perfino Giacomo Leopardi (1798-1837), pochi forse lo sanno, fu un cantore di Satana (vedi il Canto ad Arimane, diavolo nella religione dei persiani), anticipatore di Charles Baudelaire (1821-1867) e delle sue "Litanie di Satana" ("Tu, tra gli angeli tutti il più bello e dotato").

William Blake realizzò addirittura un'illustrazione ispirata alle opere di Milton, intitolata "Satana scatena gli angeli ribelli". Altri affrontarono argomenti quali la morte e il satanismo: da John Keats a Oscar Wilde, da Gabriele D'Annunzio a Giovanni Verga con la novella "La coda del diavolo". E poi, ovviamente, come si potrebbero dimenticare Dante e l'Inferno della Divina Commedia?

L'angelo del male è diventato anche il protagonista di innumerevoli leggende e credenze. Sul Diavolo l'uomo ha fantasticato, creato delle storie. E' una presenza costante, quasi quanto quella di un angelo.

Questo libro è una raccolta di aforismi, proverbi, passi tratti dalla letteratura e dalle Sacre Scritture che hanno come soggetto il Diavolo e l'Inferno, a dimostrazione di come lo spirito del male sia stato, nel corso dei secoli, identificato, immaginato, usato, paragonato, studiato, descritto. E l'uomo, come si sa, di immaginazione ne ha proprio tanta!

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