Regole per un buon colloquio

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L'esito di un colloquio non si basa solo ed esclusivamente sulla simpatia che suscita il candidato nell'intervistatore, bensì su quanto le sue caratteristiche sono consone all'azienda. Tuttavia, ci sono delle regole a cui è meglio attenersi per favorire l'andamento del primo contatto e suscitare maggior interesse.

Fra queste:
– La puntualità: non arrivare in ritardo e soprattutto mai ansimanti dopo una corsa agli ostacoli (leggi: sciopero dei mezzi, bambino con la febbre ecc.); in caso di ritardo avvisare telefonicamente.
– L'abbigliamento e il profumo non devono essere troppo provocanti o attirare particolarmente l'attenzione. Cercate di indossare qualcosa con cui vi sentite a vostro agio.
– Gli occhiali da sole vanno sempre tolti in presenza del selezionatore. Non siete delle star. E anche se lo foste, andrebbero tolti ugualmente.
– E' importante non essere troppo sintetici nel dare le risposte ma nemmeno prolissi. Piuttosto che rifiutarsi di rispondere a una domanda, meglio inventare su due piedi una piccola bugia (il caso più comune è la richiesta, fatta a una donna, di dichiarare se e quando intende avere figli).
Ma attenzione: questa scelta va limitata al minimo indispensabile e non può assolutamente servire per domande relative a fatti della propria vita professionale, elementi del curriculum e qualunque altra informazione la cui falsità sia riscontrabile oggettivamente, anche a posteriori, dal selezionatore. Una scoperta di questo tipo, ad esempio attraverso una telefonata al precedente datore di lavoro, avrebbe effetti devastanti sulla possibilità di ottenere il posto oppure, se scoperta in un secondo momento, diverrebbe nota in un lampo a tutta l’azienda (si sa che i pettegolezzi, specie se negativi, circolano alla velocità della luce) e distruggerebbe la credibilità professionale di chi ha mentito. Questo limita molto, come è giusto che sia, la possibilità di ricorrere alle piccole bugie: potete usarle solo quando l’affermazione non è oggettivamente riscontrabile, e quindi quando riguarda preferenze personali, la squadra del cuore, le preferenze politiche o il gradimento per matrimonio e figli. Tutte questioni su cui un buon selezionatore non dovrebbe mai (o addirittura non può, in base alle norme contro la discriminazione sul lavoro) basare le proprie scelte, per cui chi risponde è giustamente autorizzato a farlo in modo da non mettere a repentaglio le possibilità di avere il posto.
- Informatevi anticipatamente sugli obiettivi e le caratteristiche dell'azienda.
– Durante il colloquio spegnere il cellulare, oppure abbassare la suoneria. Qualora lo dimentichiate acceso, abbiate almeno l'accortezza di non rispondere. Di questi tempi, è impossibile che vi chiamino per un colloquio proprio mentre state facendo... un colloquio!

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