Anche cani e gatti hanno un'etichetta

Versione stampabile

L’animale domestico è come un bambino che ha bisogno di cure e attenzioni. Ma non solo: vivere in una famiglia vuol dire anche rispettare delle regole. Per questo motivo è necessario insegnare al nostro cucciolino, cane o gatto che sia, la 'buona educazione'. Il cane non potrà mai distinguere da solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: è l’essere umano che gli dovrà impartire gli insegnamenti necessari a una convivenza civile. Anche perché, comunque, un cane educato o maleducato non rappresenta altro che il suo padrone.

Educare un animale a quattro zampe vuol dire innanzitutto rispettare la sua natura. Sebbene tutti i cuccioli infondano tenerezza e simpatia, e molto spesso siamo invogliati a prenderne uno, sia per la loro bellezza sia in seguito a qualche bella comparsa televisiva (come, ad esempio, la moda dei dalmata dopo l’uscita del film La carica dei 101), è necessario tener presente lo spazio che possiamo mettere a loro disposizione. No quindi a un cane di taglia grande se viviamo in un monolocale o in una casa distante da un’area verde. No a una razza che abbaia molto a meno che non abitiamo in una casa isolata.


L'educazione di un cucciolo inizia verso i tre mesi, e il padrone dovrà essere costante e risoluto nel suo atteggiamento verso l'animale facendogli capire delle semplici regole fin dall'inizio. Ma quali sono queste regole?
Innanzitutto in famiglia ci dovrà essere un capo a cui il quattro zampe farà costante riferimento. Tale leader dovrà insegnargli a non salire nei posti che gli vengono proibiti, a camminare al guinzaglio, a non sporcare in casa e a mangiare nella sua ciotola nello spazio a lui riservato.
Quando si parla a un cane o a un gatto lo si deve fare in modo secco e preciso, utilizzando sempre le stesse parole per non confonderlo.
Le punizioni dovrebbero essere inflitte subito dopo la marachella, altrimenti l’animale non ne capirebbe il motivo. Si potrà usare un giornale oppure semplicemente alzare la voce.
In casa dovrà essere educato a non fare la pipì, e questo sarà possibile mettendo dei giornali a terra. Nel momento in cui si nota la sua necessità di urinare, bisognerà prenderlo per la collottola e portarlo sui fogli di giornale. Ci vorranno circa dieci giorni perché si abitui a scegliere questo posto piuttosto che un altro. Nel momento in cui avrà imparato a trattenere le sue urgenze, sarà possibile prenderlo in braccio e portarlo fuori. Così pian piano capirà che la casa non è da utilizzare come wc.
E, per rinforzare il rispetto delle regole, date loro una bella ricompensa... Il vostro animaletto vi ringrazierà! 

shadow

Commenti

Aggiungi un commento